- Luogo:Ananda Ashram
via Prandina, 11 e 25
Milano - Prezzo:
€ 250,00 /trimestre + € 25,00 di Tessera Associativa
Il corso prevede l’ insegnamento della tecnica esecutiva, la manutenzione dello strumento, la teoria della musica dell’ India settentrionale (Hindustani), il repertorio musicale e i principi formali dell’ improvvisazione, molto importante in questa tradizione.
Il Sitar è uno strumento utilizzato diffusamente nella musica classica indiana: ha venti corde, sette pizzicate sopra e tredici di risonanza sotto, che creano una sonorità molto forte e dolce e un’ atmosfera contemplativa.
E’ uno strumento di legno dotato di due zucche che fungono da casse di risonanza.
La Veena, precursore del Sitar, è rappresentato in molte illustrazioni sacre.
La parola “Sitar” ha origini persiane e significa “tre corde” (seh, tre e tar, corda).
Nella sua forma contemporanea è costruito in legno (tek o mogano), metallo, osso e da una zucca. Il manico di legno, leggermente cavo, termina con una larga cassa di risonanza fatta con una zucca vuota.
La camera di risonanza (zucca) serve come base per la mano destra per bilanciare lo strumento.
Un plettro di filo metallico, chiamato mizrab, è indossato nel dito indice destro per pizzicare le corde del livello superiore.
La mano sinistra è usata per controllare la melodia.
Il sitar appartiene al gruppo dei cordofoni e fa parte della famiglia dei liuti a pizzico con manico tastato.
La particolarità del sitar consiste nell’ m uso della tecnica Mind ovvero l’ uso della tensione laterale della corda ; questa tecnica è solo ed unicamente indiana.